Rif: 234
Comune: Santu Lussurgiu
Il mulino è riportato nel Catasto del Real Corpo di Stato Maggiore Generale (Catasto De Candia) (tavoletta 14, Comune di Santu Lussurgiu, anno 1848) nel Rio Grande (Rio Sos Molinos), assieme ad altri circa 30 edifici contraddistinti dal simbolo di mulino, o ad essi pertinenti. Lo stesso è riportato nei documenti catastali del Cessato Catasto di Oristano (Frazione Q, Comune di Santu Lussurgiu, post 1851), derivante dai rilievi del Catasto De Candia, sulla sinistra idrografica del Riu de sos Segados; nel Sommarione (tavola censuaria risalente al 1855) la proprietà risulta intestata a Cherchi Carta Donna Mariangela fu Pietro Paolo, vedova Mura. Il mulino è segnalato nella carta I.G.M. F° 206, in scala 1:100.000 (“Macomer”, ril. 1899). Nel Foglio 71 in scala 1:2.000 del primo impianto del catasto del Comune di Santu Lussurgiu (ante 1931) nel sito, ubicato sulla sinistra idrografica del Rio Sos Molinos, sono evidenti due caseggiati affiancati, alimentati da due gore distinte ubicato sulla sinistra idrografica del Rio Sos Molinos, sono evidenti due caseggiati affiancati, alimentati da due gore distinte: una derivazione proveniente da un altro mulino (rif.543) ubicato poco più a monte, l’altra innestata direttamente nel torrente. Gli scarichi idrici dalle due costruzioni, quindi, confluiscono in un’unica gora che prosegue verso il Mòlino posto più a valle (rif. 075).
In situ è visibile un caseggiato con tetto a unica falda interessato da evidenti interventi di ristrutturazione; la presumibile struttura muraria in pietra di vulcaniti locali è rivestita da un intonaco in malta. Riguardo alla pregressa destinazione tipologica, oltre a tracce di gora, è visibile, in corrispondenza di un muro perimetrale, l’alloggio della ruota orizzontale con, al suo interno, il canale in muratura (“doccia”) che proiettava il getto d’acqua direttamente sulle pale della turbina.