Mulino Cannarza 2 (rif.553)

Mulino

Rif: 553
Comune: Romana 

Descrizione:

L’opificio è riportato nella cartografia I.G.M. F° 193 in scala 1:100.000 (“Bonorva”, ril. 1899) e nell’ingrandimento in scala 1:50.000 (F° 193 III “Pozzomaggiore”- Ril. 1899). Lo stesso è presente anche nel Foglio 11 in scala 1:2.000 del primo impianto del catasto del Comune di Romana (ante 1931) sulla destra idrografica del Rio Pigalva, dal quale proviene una derivazione innestata poco a monte e subito, dopo l’utilizzo, reindirizzata nello stesso rio. La cartografia individua in questa località, denominata Cannarza, oltre a questo, un altro opificio idraulico (rif. 385).

Il mulino è pressoché conservato integralmente nella struttura muraria perimetrale a pianta rettangolare, costituita da conci e pietrame di natura vulcanica-tufacea, disposto in corsi sub-orizzontali e legati con malta di sabbia, con rinzeppature e inserimenti di ciottolame. Gli stipiti delle aperture, in particolare, sono costituiti da blocchi regolari della stessa pietra. Il tetto, la cui copertura è andata distrutta, era a doppia falda. All’interno si conserva il basamento in muratura del soppalco in cui era sistemato l’impianto di macinazione. L’azionamento del meccanismo molitorio avveniva molto probabilmente tramite una ruota verticale. 

Cartografia:


mappa


Gallery:

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