Rif: 662
Comune: Cargeghe
Il “Molino” è riportato lungo la sponda sinistra del Riu sa Pigalvu nella tavola “Terreni comunali di Cargeghe” in scala 1:4.000 allegata al fondo Cessato Catasto di Sassari (post 1853), derivante dal Catasto del Real Corpo di Stato Maggiore Generale (Catasto De Candia), raggiunto da una derivazione rettilinea innestata nell’attiguo corso d’acqua. Il toponimo “M° su Picalvu” individua un opificio idraulico nella cartografia I.G.M. F° 193, in scala 1:100.000 (“Bonorva”) e, in particolare, nel dettaglio in scala 1:50.000 (F° 193 IV “Ittiri”, ril. 1899) lungo il Rio dei Molini; la posizione cartografica, data la scala dei supporti a disposizione, sembrerebbe coincidere con quella del mulino descritto. L’opificio è individuato precisamente nel Foglio 10 in scala 1:2.000 del primo impianto del catasto del Comune di Cargeghe (ante 1931) sulla sinistra idraulica del Rio di S. Pietro, raggiunto da una derivazione innestata poco a monte nel corso d’acqua e, poco più a valle, scaricata nello stesso. Il mulino è riportato anche nella vecchia carta del Touring Club Italiano in scala 1:250.000 (foglio “Alghero”, 1908-1916).
Il rudere dell’opificio, avente pianta rettangolare, presenta muratura costituita da pietrame di varia pezzatura, anche grossolano, e conci lavorati di natura carbonatica, soprattutto in corrispondenza degli stipiti delle aperture. Il profilo delle murature relitte denotano un tetto a falda unica spiovente verso il prospetto frontale; nella muratura a sinistra rispetto a questo è evidente il logorio di una ruota verticale.