Rif: 527
Comune: Arzachena
Nella carta I.G.M. F° 168 - II S.E. in scala 1:25.000 (“Arzachena”; Ril. 1896) l’opificio è riportato con il toponimo “M° Pirazzolu”. Nel Foglio 55 in scala 1:2.000 del primo impianto del catasto del Comune di Arzachena (ante 1931) l’opificio è riportato nella sponda destra del Rio Cileiu, dal quale proviene una derivazione innestata poco più a monte. Nella stessa mappa la toponomastica della viabilità indica la “Str Vic Lu Mulinu di Piccariddinu”.
Pochi ma interessanti sono i reperti di questo mulino. Innanzitutto il tratto prossimo all’opificio di una larga gora delimitata da sponde in muratura e dotata di apertura laterale (in corrispondenza della quale si notano le incisioni di innesto della paratia di chiusura) per la deviazione del flusso idrico in caso di inattività. Il canale di adduzione, in particolare, in corrispondenza del mulino si restringe fino a confluire in una bassa e piccola fessura che, prolungata all’interno della parete esterna del mulino, rappresentava il canale della “doccia” indirizzata direttamente nel vano di alloggio di una ruota orizzontale, struttura oramai scomparsa. Dell’edificio molitorio si conserva una piccola porzione della muratura perimetrale costituita da pietrame e blocchi di roccia granitica.