Rif: 150
Comune: Sindia
Il mulino è individuato nel Catasto del Real Corpo di Stato Maggiore Generale (Catasto De Candia) (tavoletta 8, Comune di Sindia, anno 1848) lungo il Riu de sos Molinos, assieme ad altri sei mulini poco distanziati l’uno rispetto l’altro. Lo stesso è riportato nei documenti catastali del Cessato Catasto di Oristano (Frazione L, Comune di Sindia, post 1851), derivante dai rilievi del Catasto De Candia, sulla destra idrografica del Rio de sos Molinos. Riferito ad un periodo poco precedente, il simbolo di opificio idraulico risulta nel F° 22 “M. Urtigu” del ”Atlante dell'Isola di Sardegna alla scala 1:50.000” (Ril. Alberto La Marmora - Carlo De Candia, 1834-1839).Ugualmente l’opificio è riportato assieme ad altri (in numero di dieci) nella cartografia I.G.M. F° 206, in scala 1:100.000 (“Macomer”, ril. 1899) e con maggiore dettaglio nell’ingrandimento in scala 1:50.000 (F° 206 IV). Nel Foglio 17 in scala 1:2.000 del primo impianto del catasto del Comune di Sindia (ante 1931) l’opificio compare sulla sponda destra del Rio Bauiscanesu. Il mulino è riportato anche nella vecchia carta del Touring Club Italiano in scala 1:250.000 (foglio “Oristano”, 1908-1916).
Le mura perimetrali relitte denotano un edificio a pianta rettangolare e tetto a doppia falda. La struttura è essenzialmente in trovanti litici di natura vulcanica, essenzialmente basaltici, di dimensioni varie, posti in opera incerta, con rinforzo cantonale tramite grossi blocchi squadrati. Riguardo la pregressa destinazione molitoria è visibile una apertura sulla base di una delle pareti allungate, destinata a vano di ruota orizzontale.