Rif: 143
Comune: Bosa
Il mulino è individuato nel Catasto del Real Corpo di Stato Maggiore Generale (Catasto De Candia) (tavoletta 25, Comune di Bosa, anno 1849) con il toponimo di “Molino Reverendo Pischedda”. L’opificio è riportato nella cartografia I.G.M. F° 206, in scala 1:100.000 (“Macomer”, ril. 1899) e nel dettaglio in scala 1:50.000 (F° 206 IV “Bosa”). Nel Foglio 39 in scala 1:2.000 del primo impianto del catasto del Comune di Bosa (ante 1931) è riportato sulla sinistra idrografica del Rio Crabalza lungo una gora, derivata poco più a monte dal fiume principale, prima che questa giunga ad un altro mulino idraulico ubicato poco a valle (rif. 142).
Il rudere, avvolto dalla folta vegetazione, presenta perimetro rettangolare allungato e una struttura muraria costituita da trovanti litici di natura vulcanica di dimensioni varie, posti in opera incerta; l’intonaco di malta esterno risulta ancora presente in preponderanza ma in via di disfacimento. Scarsi residui del tetto in corrispondenza dell’imposta con le murature maestre danno indicazione di una copertura in coppi. Non sono visibili elementi della pregressa destinazione tipologica ma i caratteri costruttivi con i limitrofi mulini e la corrispondenza univoca con le segnalazioni cartografiche non lasciano dubbi sulla sua funzione.