Rif: 142
Comune: Bosa
Il mulino è riportato nella cartografia I.G.M. F° 206, in scala 1:100.000 (“Macomer”, ril. 1899) e nel dettaglio in scala 1:50.000 (F° 206 IV “Bosa”). Nel Foglio 39 in scala 1:2.000 del primo impianto del catasto del Comune di Bosa (ante 1931) è riportato sulla sinistra idrografica del Rio Crabalza, servito da una derivazione ad esse raccordata più a monte, ma utilizzata prima da un altro opificio idraulico (rif. 143).
Il rudere emergente dalla folta vegetazione, dal perimetro rettangolare, presenta una struttura muraria costituita da trovanti litici di natura vulcanica di dimensioni varie, posti in opera incerta, con inserimenti e rinzeppature mediante ciottolame e rinforzo cantonale con blocchi squadrati di dimensioni maggiori. Piccoli residui del tetto in corrispondenza dell’imposta con le murature maestre danno indicazione di una copertura in coppi, probabilmente spiovente a falda unica. Sono evidenti alla base di un lato lungo dell’edificio le due aperture voltate superiormente dei vani di ruote orizzontali.